Recensione di Giovanni Sessa di “Sulla danza” (Cronopio 2017)
Lunedì 30 maggio, ore16.30
Cattedra di Letteratura italiana – Università L’Orientale
Via Duomo, 219 – Napoli
Dino Castrovilli e Luca Lenzini (Università di Siena)
presentano la nuova edizione dei “Canti Orfici” di Dino Campana
(stampa anastatica + cd mp3 con lettura integrale dell’opera di Claudio Morganti, a cura di Dino Castrovilli).
Cronopio 2014
Enzo Moscato
“Avevo dimenticato i Piccoli Esseri che incontravo tutti i giorni… per i vicoli e le rampe, le scalette e le piazzette che congiungono i Quartieri alla Collina Verde. Avevo dimenticato, sì, la Gran Vita dei Folli, degli Storpi, i Deformi, i Muti, i Vecchi ritornati Piccini, i Piccini divenuti Anime Perdute! E le Case di Allora, senza ascensore, avevo dimenticato: alte e tristi, talvolta irradiate di misteriosa gioia, sempre piene d’euforia, e di suoni, e di canti! Spesso tremavano, la notte, Quelle Case, per il vento improvviso, mentre risuonavano dei passi nelle stanze – che non sarebbe stato certo normale avvertire in quelle ore tarde! Perché, vi erano Case, Qui, un Tempo, dove ‘si sentiva’… si ‘sentiva’, sì! E io non ho mai capito se si trattasse di Esseri Umani o di Poveri Animali… Di Bambini Malati o di Vecchi Sofferenti…”
Prezzo: € 10.00
Cod. 9788898367283
data di pubblicazione: 2017
pagine: 107
Valerio Romitelli
L’Ottobre ’17: detestabile punto d’avvio del totalitarismo comunista nel mondo? O prima rivoluzione proletaria vittoriosa? Né l’uno né l’altra. Qui si fa un resoconto dei fatti che hanno preceduto e seguito questo evento, ma si riflette anche sugli equivoci diffusi in suo nome.
Le questioni principali: fino a che punto la “rivoluzione russa” si è spinta oltre i limiti del comunismo come l’aveva concepito Marx? Fino a che punto le mancate risposte a questo interrogativo hanno condizionato le conseguenze dell’Ottobre ’17? Prendendo le distanze dall’anticomunismo trionfante e dalle nostalgie dei fedeli al leninismo, il libro tende a mostrare che l’enigma della rivoluzione russa ha da offrire ancora molte lezioni politiche, proprio quando il comunismo ha perso credibilità e la giustizia sociale è scomparsa ovunque da quasi quarant’anni.
Prezzo: € 12.00
Cod. 9788898367276
Data di pubblicazione: 2017
pagine: 156
sabato 8 luglio, ore 20.30
presentazione del libro di Valerio Romitelli, “L’enigma dell’Ottobre ’17”
…Con il filosofo Maurizio Zanardi, vi raccontiamo il volume Sulla danza (Cronopio editore), una serie di riflessioni su questa disciplina che, negli ultimi anni, ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell’audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l’archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro “motus commovente” (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l’Occidente e l’Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l’origine comune del “dire poetico” e del “gesto danzante” (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.
Radio 3, Zazà, 2 luglio 2017
intervista a Maurizio Zanardi sul libro “Sulla danza” (Cronopio 2017)
Zazà, radio 3
Con il filosofo Maurizio Zanardi, vi raccontiamo il volume Sulla danza (Cronopio editore), una serie di riflessioni su questa disciplina che, negli ultimi anni, ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell’audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l’archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro “motus commovente” (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l’Occidente e l’Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l’origine comune del “dire poetico” e del “gesto danzante” (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.
https://player.fm/series/rai-podcast-radio3/zaz-le-interviste-del-02072017-maurizio-zanardi
17 giugno, ex asilo filangieri, napoli
PASSO OSCURO: spettacolo di Alfonso Benadduce e incontro sulla danza tra Alfonso
Benadduce e Maurizio Zanardi (curatore di “Sulla danza”, Cronopio 2017)
Intervista di Armando Adolgiso a Vincenzo Cuomo
sui temi del libro “” (Cronopio 2017)
http://www.adolgiso.it/public/cosmotaxi/201706archive001.asp#1496823985001
recensione di “Sulla danza” (Cronopio 2017)
Francesca Saturnino su NapoliMonitor
http://napolimonitor.it/sulla-necessita-della-danza-un-libro-danzatori-filosofi/
Intervista a Eleonora de Conciliis
sui temi di “Psychonet” (Cronopio 2016)
pubblicata su SoloTablet
Radio3, registrazione della trasmissione del 19 maggio
dedicata a “Sulla danza” (Cronopio 2017)
conduzione in studio di Attilio Scarpellini
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-05472ae8-bf47-4000-96ae-ad6dadfd6c18.html
martedì 9 maggio, ore 17.30
teatro bellini, napoli
presentazione del libro di Eleonora de Conciliis,
(Cronopio 2016)
Vincenzo Cuomo
una nota di Armando Adolgiso a “Sulla danza” (Cronopio 2017)
e un’intervista a Maurizio Zanardi, curatore del volume
http://www.adolgiso.it/public/cosmotaxi/201704archive001.asp#1493486958001
Una riflessione di Andrea Inglese sulla democrazia (citando Jacques Rancière)
NEIL NOVELLO Bologna
recensione a “Sulla danza“, Cronopio 2017
Ermini, Gasparotti, Nancy, Sala Grau, Zanardi
Negli ultimi anni la danza ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell’audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l’archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro “motus commovente” (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l’Occidente e l’Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l’origine comune del “dire poetico” e del “gesto danzante” (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.
A cura di Maurizio Zanardi
Prezzo: € 14.00
Cod. 9788898367061
data di pubblicazione: 2017
pagine: 171
…Considerare la siderale stolidità degli slogan razzisti non deve però portare alla simmetrica insipienza di ripetere irenicamente quelli uguali e contrari dell’integrazione, dell’accoglienza, del dialogo. Chi l’ha mostrato nel modo più efficace è stato Jean-Luc Nancy, in un memorabile apologo dal titolo L’intruso (Cronopio 2000)….
Jean-Luc Nancy
L’eccitazione sessuale, con tutta la sua forza animale e il suo singolare dominio sull’animale umano, rappresenta una turbolenza ontologica del rapporto: alla pari del linguaggio, lo porta molto lontano, cioè dove non si può parlare di satis-factio, dove non se ne può mai fare abbastanza, ma dove c’è incessantemente qualcosa da fare, qualcosa che non avviene mai come tale, né come risultato, che perciò non è mai “fatta”, ma che pure non smette mai di volersi fare.
Eleonora de Conciliis
Scritto all’ombra di due pensatori inclassificabili e solo apparentemente incompatibili come Michel Foucault e Jean Baudrillard, questo è un libro diagnostico e al tempo stesso fossile – ironicamente postumo. Muovendo da una batteria concettuale delirante, esso riformula alcune domande che assillano la cultura contemporanea: cos’è l’uomo in quanto animale digitale? come si sta trasformando e/o adattando la sua psiche, e cosa sta diventando l’inconscio nell’epoca del web?
Le risposte ipotizzate provano a storicizzare radicalmente sia Nietzsche che Foucault e Baudrillard: ben lungi dall’essere morto, l’uomo non è più un animale malato ma non ha affatto superato se stesso, mentre il capitalismo globale, dopo aver sostituito la realtà col virtuale, sopravvive producendo psicotici ‘freddi’, integrati e funzionali alla demenza del suo sistema. Questa normalizzazione sociale della psicosi, che si annuncia soprattutto nella popolazione giovanile, sembra segnare la fine della divisione tra ragione e follia, ma anche la scomparsa del disagio psichico cosciente.
Prezzo: € 13.00
Cod. 9788898367238
data di pubblicazione: 2016
pagine: 147
Bruno Moroncini
La decostruzione, ossia la rigorosa messa in discussione della pretesa degli apparati di dominio di legittimare il loro potere in nome della coerenza logica delle loro argomentazioni e della verità incontrovertibile dei loro fondamenti metafisici ed etici in modo da sottrarsi anticipatamente ad ogni critica possibile, “è possibile, come impossibile, nella misura in cui (là dove) c’è X (indecostruibile), dunque nella misura in cui (là dove) c’è (l’indecostruibile)”. La possibilità della decostruzione poggia sull’esistenza degli indecostruibili, cioè su concetti e atti che, essendo di per sé contraddittori e doppi, quindi logicamente impossibili, proprio per questo siano in grado di produrre la corrosione di ogni discorso di tipo identitario e normativo. Questo libro indaga tre figure dell’indecostruibile particolarmente rilevanti nell’ambito etico-politico: il perdono che perdona contraddittoriamente solo l’imperdonabile, la giustizia che rende ingiusto il diritto, la crudeltà che al suo limite estremo non si distingue dall’amore.
Prezzo: € 12.00
Cod. 9788898367221
data di pubblicazione: 2016
pagine: 117
Jean-Luc Nancy
Non basta condannare l’ignominia dell’antisemitismo: bisogna metterne in luce le radici – e questo può significare solo intervenire al cuore della nostra cultura. Non basta condannare l’estrema violenza con la quale immoliamo popoli, e anche categorie, classi e ceti sociali: bisogna domandarsi quale oscura risorsa sacrificale operi in questo modo e in vista di quale “sacro” completamente sprovvisto di sacralità (di simbolicità, se si preferisce).
Non basta guardare attoniti a una storia che ci pare correre verso la propria rovina: bisogna imparare a rompere con il modello che questa storia si è dato, quello di un progresso in una conquista del mondo da parte dell’uomo e dell’uomo da parte delle proprie finalità esponenziali.
Prezzo: € 11.00
Cod. 9788898367214
data di pubblicazione: 2016
pagine: 78
recensione di “Psychonet” di Eleonora de Conciliis (Cronopio 2016)
Daniela Angelucci su Alfabeta2
Jan Fabre
Anche in questo secondo Giornale notturno Jan Fabre insiste nel combattere una battaglia, ora meditativa ora furente, senza compromessi, per la bellezza. L’arte qui è davvero la misura di tutte le cose. Una misura che è nello stesso tempo ebbrezza dell’immaginazione, trionfo della pulsione e necessità della disciplina. Questo impasto di scatenamento e disciplina sembra manifestarsi specialmente nei modi della danza cui Fabre chiama implacabile i suoi «guerrieri della bellezza» e se stesso come disegnatore che ha innanzitutto da far «danzare» i polsi.
Artista insonne, che vive la notte in tutta la sua elettrizzante e sessuale intensità, spirito sempre vigile, Fabre non smette di interrogarsi sul rapporto tra arte ed eccitazione. In lui, come scrive, vivono diversi «capitribù», diverse sembianze e gesti artistici, che lo tengono sveglio con il ritmo di un «caprone» che crea e di un dio che distrugge. Ma questa creazione-distruzione ha bisogno di precisione e rigore.
Traduzione di Franco Paris
Prezzo: € 19.00
Cod. 9788898367207
data di pubblicazione: 2016
pagine: 326
articolo di Mirella Armiero sul Corriere del Mezzogiorno del 12 aprile 2016